Quattro chiacchiere royal con Marina Minelli
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La nostra ospite di oggi è Marina Minelli, storica e giornalista esperta di royals.
Ha creato nel 2009 il blog AltezzaReale.com nel quale ci racconta la storia dei personaggi reali di ieri e di oggi e ha scritto molti libri sull'argomento, tra cui "Afternoon Tea - Storie, personaggi, oggetti e segreti del rito inglese per eccellenza" e "Royal Wedding - Dalla regina Vittoria al principe Harry i matrimoni che hanno creato il mito della monarchia inglese".
Benvenuta Marina, è un onore averti come ospite! Sono passati pochi giorni dall'anniversario dell’incoronazione di Elisabetta II, il 2 giugno 1953 .Cosa ha di diverso questa cerimonia dalle precedenti?
Le incoronazioni inglesi sono tutte uguali di fondo, ma anche tutte diverse perché rispettano la personalità e le scelte del sovrano. quella di Elisabetta è stata la prima ad essere trasmessa in diretta tv. una scelta molto contestata all'epoca ma davvero rivoluzionaria.
Qual è l’aspetto della personalità di Elisabetta che secondo te non è stato per nulla capito dalla stampa e dal pubblico?
Inizialmente la serietà con cui ha preso il suo ruolo, il fatto che sia stata prima regina e poi madre, ma all'epoca era una giovane donna che se non si fosse immersa nel suo lavor sarebbe stata enormemente criticata e accusata di non essere in grado di svolgerlo.
Hai studiato e approfondito anche la storia dei gioielli della Corona. Quale è il tuo pezzo preferito e perché?
Domanda difficilissima, i diademi di brillanti e le spille.
Grazie ai tuoi articoli ho imparato a conoscere meglio e ad apprezzare anche gli uomini della vita di Elisabetta. Primo fra tutti suo marito Filippo, il duca di Edimburgo, bistrattato negli anni dalla stampa italiana, che ha dato risalto alle sue famose gaffes e alle (presunte) infedeltà. Cosa racconteresti di lui a qualcuno che pensa di conoscerlo solo per questi articoli?
Le chiamano gaffe ma in realtà lui diceva quello che pensava. è stato un uomo straordinario che ha gestito in modo splendido un ruolo difficile. un uomo coltissimo, intelligente, brillante, curioso, grande appassionato di arte, tecnologia e innovazioni, un appassionato di ricerca scientifica, un bravo pittore dilettante, un bibliofilo. Ha inventato il Duke of Edinburgh's Award, una challenge dedicata ai giovani che in questo modo hanno potuto fare tante esperienze formative. Ha sbagliato sul versante dell'educazione del figlio e quando ha insistito perché sposasse Diana. ma... nessuno è perfetto.
Una figura che si intreccia fortemente a quella di Filippo, e che ami particolarmente, è quella di suo zio materno Lord Mountbatten. In Italia però non è conosciuto dai più. Puoi accennarci il ruolo ha avuto nella vita di Filippo, e in generale nella storia della monarchia inglese?
Si tratta di un personaggio estremamente controverso ma ma affascinante perché uomo dalle mille sfaccettature, che dovrebbe essere studiato di più.
Si dice che abbia combinato il matrimonio di Elisabetta e Filippo ma in realtà lei era innamoratissima. Mountbatten forse ci mise una parola buona per convincere re Giorgio VI. Negli anni a venire sarà più confidente della regina che del nipote Filippo e poi veramente un grande sostegno per il principe Carlo che lo ha sempre considerato il nonno che non ha mai veramente conosciuto.
Hai scritto un (interessantissimo) libro sui royal wedding dall’epoca della regina Vittoria fino ai più recenti. Qual è la cerimonia a cui avresti voluto partecipare e perché?
Altra domanda difficile, a quello di Elisabetta ma anche alle nozze di William con Catherine e visto che amo molto Windsor anche al matrimonio di Harry e Meghan.
The crown: serie amatissima e suggestiva che ha avvicinato tante persone al mondo royal. Hai sottolineato spesso però che si trattava comunque di finzione, a volte lontana dalla realtà storica. Quale è stata secondo te l’inesattezza più grave della serie?
The Crown era fatta talmente bene che il pubblico ha creduto a tutto questo il problema più grande, mi sono piaciute le prime due stagioni, meno le altre, la quarta sono rimasta a metà, le altre mai viste.
Possiedi una collezione invidiabile di memorabilia reali, soprattutto royal commemorative potteries. Come si è evoluta la tua collezione negli anni e soprattutto il tuo rapporto con essa?
Vorrei avere spazio per esporre tutte le mie royal memorabilia, mi piace molto averle in giro, guardarle, ma purtroppo sono tante e ingombranti, forse era meglio collezionare francobolli!
Qualche anno fa hai organizzato una mostra dedicata alle tue royal pottery nella mia amata Parma: “Un tè con Elisabetta II”, che ricordi hai di questa esperienza?
Ho un ricordo meraviglioso della mostra a Parma, il museo Glauco Lombardi è meraviglioso e tutto il personale fantastico. sono stati sei mesi fantastici, ho conosciuto tantissime persone e la mostra è stata molto apprezzata.
Ringrazio di cuore Marina per la sua gentilezza e disponibilità e vi invito a seguirla sui suoi social e sul blog se ancora non l'avete fatto!
2 commenti
Mi piace molto che anche tu conosca Marina Minelli! Io la seguo proprio dagli inizi, dal 2009 e proprio alla sua mostra nel museo di Parma l’ho incontrata per la prima volta 😃
Ho letto tutto d’ un fiato, grazie per questa bella intervista 😀